Racconti in tavola, alla Fondazione Zeffirelli la presentazione del nuovo libro di Pierluigi Bacci.

Domani (mercoledì 27 marzo) alle ore 15 a Firenze in piazza San Firenze 5 su iniziativa di Confcommercio Toscana e Fipe-Confcommercio. Saranno presenti insieme all’autore il sindaco Dario Nardella, il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. Modera il dibattito la giornalista Annamaria Tossani. Al termine dell’incontro, la consegna dei “diplomi” alle trenta guide turistiche specializzate in enogastronomia fiorentina grazie al corso organizzato da Confcommercio e Confguide in collaborazione con Fipe nazionale.

Scoprire Firenze da un altro punto di vista, attraverso le storie e gli aneddoti legati a diciotto ristoranti tra i più famosi e amati da fiorentini e turisti, in un excursus storico che va dal Quattrocento ai giorni nostri e non trascura di segnalare le più celebri ricette della tradizione culinaria locale. 

 

È quanto propone ai lettori “Racconti in tavola. Storia e storie con ricette fiorentine”, il nuovo volume scritto da Pierluigi Bacci e pubblicato da Confcommercio Toscana e Fipe (federazione italiana pubblici esercizi), che sarà presentato ufficialmente a Firenze domani (mercoledì 27 marzo 2019) alle ore 15 nella Zeffirelli’s Tea Room, Bar&Restaurant piazza di S. Firenze 5.

 

Insieme all’autore, parteciperanno alla presentazione del libro anche il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano, che ne hanno scritto la prefazione, oltre al direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. A coordinare gli interventi sarà la giornalista esperta di gastronomia Annamaria Tossani.

 

Bacci, fiorentino doc e noto esperto di comunicazione, accompagna da sempre al suo lavoro una intensa attività letteraria, spesso declinata secondo l’amore per la sua terra. 

 

Di ricetta in ricetta - dai crostini neri alla bistecca alla fiorentina passando per trippa e peposo per finire in dolcezza con le frittelle di riso – attraverso il suo delizioso libro si scoprono così retroscena ed episodi legati alla ristorazione fiorentina, tra fantasia e realtà. Come l’improvvisa scomparsa delle penne al ragù di coniglio dal menù di un locale, perché proprio un coniglio – Ugo - ne era diventato la mascotte. O la passione di Alberto Sordi per la ribollita. O, ancora, Paolo Poli che confessa di aver imparato a leggere esercitandosi da bambino con il ricettario dell’Artusi. 

 

“Quante storie, quanta bellezza, quante tradizioni, quante anime gastronomiche si possono trovare in Toscana”, ha scritto il sindaco Dario Nardella nella prefazione, “Firenze, poi, è un capitolo a sé. Dopo aver goduto di un “museo diffuso” unico al mondo, di paesaggi mozzafiato, di monumenti straordinari, di piccoli borghi adagiati fra i cipressi, per far riposare la vista e accendere un altro senso basta entrare in una pizzicheria, in un ristorante antico, in un’antica cantina, in un mercato o in una bottega del gusto. La nostra è un’alimentazione che ha un rapporto privilegiato con la campagna, fatta di cose che nascono povere, pietanze antiche tramandate dalle mamme e dalle nonne, ma capaci di trasformarsi oggi in proposte culinarie ricercate, prestandosi a personalizzazioni continue. Cucina, densa di meraviglia e concretezza. Tutta da scoprire. E questo libro di Pierluigi Bacci pubblicato da Confcommercio ben ci fa capire quanto in Toscana sia vivo (e gustoso) il binomio territorio/tradizione”.

 

“Noi ristoratori facciamo il mestiere più bello del mondo. Perché, in estrema sintesi, il nostro compito è quello di far stare bene le persone”, sottolinea il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano, “il ristorante è una “casa fuori casa”, dove la Storia si intreccia con le storie, come ha messo in luce splendidamente Pierluigi Bacci nel suo lavoro. Un recupero di preziose memorie fiorentine che passa dai sapori della cucina tradizionale e dai luoghi che ancora oggi la tramandano: 18 ristoranti storici che ancora oggi proseguono la loro attività con successo, conservando il legame identitario con il territorio senza però rinunciare alla contemporaneità. Valori di cui andiamo molto fieri”. 

 

Nel corso della presentazione del libro, si terrà anche la consegna degli attesti alle trenta guide turistiche “diplomate” del corso sull’enogastronomia fiorentina organizzato da Confocmmercio e Confguide in collaborazione con Fipe nazionale. Un percorso di specializzazione che, tra lezioni in aula con esperti di comunicazione enogastronomica e visite alle aziende di produzione e lavorazione dei prodotti, metterà ora in grado questi professionisti di arricchire i loro itinerari turistici con proposte interessanti e di qualità.